18 Agosto ore 7,30 Santuario di san Luca a Bologna
Stiamo arrivando alla spicciolata,chi in compagnia di amici e parenti,alcuni ciclisti arrivano in bici ,è arrivata anche una pattuglia di vigili urbani con le moto che ci scorteranno durante la discesa dal colle della Guardia fino a Zola dove è prevista la prima sosta davanti alla chiesa parrocchiale dei Santi Nicolò ed S.Agata.
Don Vittorio Fortini assistente al Santuario,ci raduna davanti al sagrato e insieme preghiamo la Beata Vergine di San Luca,imploriamo la sua protezione sul nostro pellegrinaggio,e dopo la benedizione,Don Vittorio ci dona una medaglietta che ci appendiamo sulla maglia,poi dopo aver fatto le foto di circostanza,salutato gli amici e parenti, via ,giù per la discesa,la giornata sembra iniziare bene.Arrivati al Meloncello,ci dirigiamo verso Casalecchio ,davanti a noi i vigili ci aprono la strada e mi sembra un passaggio quasi trionfale ,anche se data l'ora e il periodo non c'è molto traffico,il gruppetto di ciclisti tutti con la maglia della nostra società procede speditamente. Arrivati a Zola facciamo la prima sosta davanti alla chiesa parrocchiale dove c'è un gruppo di persone che ci stà aspettando .
Il nostro parroco Monsignor Gino, ci accoglie e ci impartisce una benedizione,poi naturalmente facciamo alcune foto,un saluto a tutti i presenti e via in direzione Bazzano.Insieme a noi ci sono alcuni amici che ci accompagnano,chi fino a Bazzano chi fino a Sassuolo.
Dopo appena due chilometri , passato Ponte Ronca Gaspare Godino è costretto a fare una sosta tecnica per una foratura e quindi tutta la carovana si ferma i commenti si sprecano c'è chi dice che è una foratura bene augurante per il ciclopellegrinaggio ,chi invece dice che la sfortuna è iniziata troppo presto e che i chilometri da fare sono tanti.Ma fra un commento e l'altro Mauro il meccanico ripara velocemente la ruota e si riparte.Prima di arrivare a Pragatto Checco prende una buca e fora,a questo punto si ferma solo Gino ,il meccanico personale di Checco,nel fratempo la comitiva raggiunge Bazzano e fa una breve sosta al Bar per bere un caffè e salutare gli amici che rientrano a casa.Noi cinque assieme ad alcuni amici ci dirigiamo verso lo stradone che da Bazzano va verso Maranello,ma fatto appena un paio di chilometri Gaspare è di nuovo fermo per un'altra foratura,a questo punto si ferma Mauro e Godino e gli altri del gruppo proseguono ad andatura turistica in attesa del rientro dei due pellegrini,che avviene dopo qualche chilometro.
La giornata si prospetta calda,ma l'entusiasmo è tale per cui il caldo non ci disturba, dopo aver salutato gli ultimi amici, ci disponiamo in fila indiana e a andatura regolare ci dirigiamo verso il traguardo della prima tappa,cioè BorgoTaro. Procediamo senza problemi sulla pedemontana e facciamo una sosta tecnica a Albinea,poi riprendiamo la strada in direzione Fornovo Taro.Verso l'una ci fermiamo in un Bar/gelateria a Collecchio,il caldo si fa sentire e noi ci rifocilliamo e riempiamo le borracce di acqua fresca,poi riprendiamo la strada,attraversiamo il parco regionale dei boschi di carrega e dopo alcuni chilometri imbocchiamo la valle del Taro.Il caldo e i chilometri cominciano a farsi sentire l'andatura è buona ma non eccessiva,dopo un po ci raggiunge e ci supera il furgone e l'auto di sostegno,il primo è portato da Gino Mucci e Francesco Sergi , mentre l' auto di Gino e moglie. Questi amici si sono prestati per l'occasione e dopo aver portato il furgone A Borgo Taro rientrano in serata a Zola.Questa operazione ci permette a noi pellegrini di pedalare tutti e cinque in questa prima tappa.Da domani a turno uno si sacrificherà portando il furgone,l'unico del gruppo che non porterà il furgone sarà Beppe il quale,se ce la farà,si farà tutte le otto tappe in bici.Ho detto: se ce la farà,perchè è l'unico di noi a corto di preparazione,avrà fatto si e no forse 1000 Km in bici prima di partire per il ciclo pellegrinaggio e pensare di fare in otto giorni circa 1300 chilometri è un'impresa per chiunque.A circa trenta chilometri da Borgotaro incrociamo un ciclista che ci saluta e ci affianca ,è gino un amico di Borgo che abbiamo conosciuto in occasione del primo ciclopellegrinaggio 2008,ci è venuto incontro e ci accompagna al nostro primo traguardo.Strada facendo ci raccontiamo e ricordiamo l'incontro del 2008 quando ci accompagnò in cima a passo del Bocco.Ci siamo intanto avvicinati al paese e in uno spiazzo c'è un signore con una cinepresa che ci sta inquadrando,è Valerio Agiati che ci dà il benvenuto.Ci fermiamo per salutarlo,poi ci accompagna attraverso il centro del paese fino davanti al comune di Borgotaro .
Don Vittorio Fortini assistente al Santuario,ci raduna davanti al sagrato e insieme preghiamo la Beata Vergine di San Luca,imploriamo la sua protezione sul nostro pellegrinaggio,e dopo la benedizione,Don Vittorio ci dona una medaglietta che ci appendiamo sulla maglia,poi dopo aver fatto le foto di circostanza,salutato gli amici e parenti, via ,giù per la discesa,la giornata sembra iniziare bene.Arrivati al Meloncello,ci dirigiamo verso Casalecchio ,davanti a noi i vigili ci aprono la strada e mi sembra un passaggio quasi trionfale ,anche se data l'ora e il periodo non c'è molto traffico,il gruppetto di ciclisti tutti con la maglia della nostra società procede speditamente. Arrivati a Zola facciamo la prima sosta davanti alla chiesa parrocchiale dove c'è un gruppo di persone che ci stà aspettando .
Il nostro parroco Monsignor Gino, ci accoglie e ci impartisce una benedizione,poi naturalmente facciamo alcune foto,un saluto a tutti i presenti e via in direzione Bazzano.Insieme a noi ci sono alcuni amici che ci accompagnano,chi fino a Bazzano chi fino a Sassuolo.
Dopo appena due chilometri , passato Ponte Ronca Gaspare Godino è costretto a fare una sosta tecnica per una foratura e quindi tutta la carovana si ferma i commenti si sprecano c'è chi dice che è una foratura bene augurante per il ciclopellegrinaggio ,chi invece dice che la sfortuna è iniziata troppo presto e che i chilometri da fare sono tanti.Ma fra un commento e l'altro Mauro il meccanico ripara velocemente la ruota e si riparte.Prima di arrivare a Pragatto Checco prende una buca e fora,a questo punto si ferma solo Gino ,il meccanico personale di Checco,nel fratempo la comitiva raggiunge Bazzano e fa una breve sosta al Bar per bere un caffè e salutare gli amici che rientrano a casa.Noi cinque assieme ad alcuni amici ci dirigiamo verso lo stradone che da Bazzano va verso Maranello,ma fatto appena un paio di chilometri Gaspare è di nuovo fermo per un'altra foratura,a questo punto si ferma Mauro e Godino e gli altri del gruppo proseguono ad andatura turistica in attesa del rientro dei due pellegrini,che avviene dopo qualche chilometro.
La giornata si prospetta calda,ma l'entusiasmo è tale per cui il caldo non ci disturba, dopo aver salutato gli ultimi amici, ci disponiamo in fila indiana e a andatura regolare ci dirigiamo verso il traguardo della prima tappa,cioè BorgoTaro. Procediamo senza problemi sulla pedemontana e facciamo una sosta tecnica a Albinea,poi riprendiamo la strada in direzione Fornovo Taro.Verso l'una ci fermiamo in un Bar/gelateria a Collecchio,il caldo si fa sentire e noi ci rifocilliamo e riempiamo le borracce di acqua fresca,poi riprendiamo la strada,attraversiamo il parco regionale dei boschi di carrega e dopo alcuni chilometri imbocchiamo la valle del Taro.Il caldo e i chilometri cominciano a farsi sentire l'andatura è buona ma non eccessiva,dopo un po ci raggiunge e ci supera il furgone e l'auto di sostegno,il primo è portato da Gino Mucci e Francesco Sergi , mentre l' auto di Gino e moglie. Questi amici si sono prestati per l'occasione e dopo aver portato il furgone A Borgo Taro rientrano in serata a Zola.Questa operazione ci permette a noi pellegrini di pedalare tutti e cinque in questa prima tappa.Da domani a turno uno si sacrificherà portando il furgone,l'unico del gruppo che non porterà il furgone sarà Beppe il quale,se ce la farà,si farà tutte le otto tappe in bici.Ho detto: se ce la farà,perchè è l'unico di noi a corto di preparazione,avrà fatto si e no forse 1000 Km in bici prima di partire per il ciclo pellegrinaggio e pensare di fare in otto giorni circa 1300 chilometri è un'impresa per chiunque.A circa trenta chilometri da Borgotaro incrociamo un ciclista che ci saluta e ci affianca ,è gino un amico di Borgo che abbiamo conosciuto in occasione del primo ciclopellegrinaggio 2008,ci è venuto incontro e ci accompagna al nostro primo traguardo.Strada facendo ci raccontiamo e ricordiamo l'incontro del 2008 quando ci accompagnò in cima a passo del Bocco.Ci siamo intanto avvicinati al paese e in uno spiazzo c'è un signore con una cinepresa che ci sta inquadrando,è Valerio Agiati che ci dà il benvenuto.Ci fermiamo per salutarlo,poi ci accompagna attraverso il centro del paese fino davanti al comune di Borgotaro .